Il guru indiano che ci invita a non fare niente
Sui social sta spopolando un 'demotivatore professionale' che ci insegna come vivere meglio all'insegna del dolce far niente
Ciao e bentornati e bentornate a Dolce Far Niente, la newsletter bisettimanale che istiga all’ozio.
L’India ha da poco superato la Cina, diventando ufficialmente il Paese più popoloso del pianeta, con ben 1,43 miliardi di abitanti (in Cina sono 1,41). Non solo, negli ultimi anni l’India sta riscontrando una crescita economica senza precedenti: nel 2022 il suo PIL ha registrato una crescita dell’8,7%, con tassi attesi nei prossimi anni superiori al 6%. Proprio lo scorso anno, il PIL indiano ha superato quello del Regno Unito, diventando così la quinta economia mondiale. Un balzo ancora più sorprendente, se pensiamo che solo dieci anni fa l’economia indiana era l’undicesima al mondo in termini di valore del PIL. Secondo le stime della State Bank of India, inoltre, se i tassi di crescita rimarranno invariati anche nei prossimi anni, nel 2029 l’India potrebbe diventare addirittura la terza economia globale dopo USA e Cina.
Come sapete, questa non è una newsletter di natura economica e infatti – tranquilli/e - adesso non ci addentreremo negli oscuri meandri della teoria economica, ma proseguiremo sulla strada, rassicurante, del ‘dolce far niente’. Questa premessa mi permette però di introdurre la questione di oggi. Quando un’economia emergente come l’India diventa una potenza economica, infatti, anche le aspirazioni e i modelli imprenditoriali e professionali cambiano. La competizione aumenta, i ritmi di lavoro e i livelli di stress anche, e così le persone finiscono per sacrificare sempre più tempo libero e la proprio salute a vantaggio del profitto. Con conseguenze drammatiche sulla vita delle persone, che la società occidentale conosce fin troppo bene: burnout, difficoltà a conciliare vita privata e vita lavorativa, sfruttamento, precarizzazione di interi settori economici, ambienti di lavoro tossici e vessatori.
È in questo contesto che è nato e sta raccogliendo grande successo Self-Help Singh, personaggio di fantasia interpretato dal comico indiano Masood Boomgaard.
Il comico ha una carriera decennale alle spalle e oggi vive insieme al suo gatto in Sud Africa, anche se si sposta in tutto il mondo per le sue tournée teatrali. Con quasi 95mila iscritti al suo canale YouTube, 850 follower su Instagram e 1 milione di seguaci su TikTok, il “demotivatore professionale” - si definisce così - è presto diventato un punto di riferimento per coloro che si vogliono opporre al sistema economico predatorio e stacanovista. Stress? Ansia? Problemi sul lavoro? Self-Help Singh ha la soluzione giusta per voi: “Do nothing” (Non fare nulla).
La vita fa schifo quindi dormi per la maggior parte del tempo
Sveglia alle cinque del mattino? Pessima idea. Sveglia alle undici? Idea assai migliore
Realizza il tuo personale libro delle scuse e riempilo con le scuse da tenere pronte per ogni occasione
Con messaggi ‘anti-motivazionali’ del genere, di grande impatto emotivo e mediatico, Boomgaard si è costruito nel corso del tempo una grande community che intende rivoluzionare l’idea e il senso del lavoro nelle nostre vite, decostruendo, pezzo dopo pezzo, il mito della produttività con cui noi siamo cresciuti e con cui adesso anche gli indiani iniziano a fare i conti.
I suoi video sono una sorta di ‘Bibbia’ anti-capitalista del non-fare-niente. Le frasi sono brevi, semplici, lo stile ironico e sarcastico, i concetti sempre gli stessi, ripetuti in modo quasi ossessivo. Come una cantilena, dalla quale siamo stregati e di cui, in breve tempo, non riusciamo più a fare a meno.
In un mondo di guru e life coach motivazionali, Self-Help Singh è l’unico vero modello al quale dovremmo aspirare.
Nel tempo libero
Letizia Battaglia è stata una delle migliori e più originali fotoreporter italiane del secolo scorso. Si è spenta il 13 aprile di un anno fa, all’età di 87 anni. Nata e vissuta per la maggior parte della sua vita a Palermo, è diventata una fotografa apprezzata a livello internazionale imparando da zero, come autodidatta. Con il suo sguardo crudo e neo-realista, ha attraversato i decenni testimoniando la storia tragica e drammatica della sua Sicilia e dell’antimafia, ma è stata anche un punto di riferimento per i diritti civili e delle donne. Militante, editrice, fotografa, con le sue immagini in bianco e nero ha esercitato il diritto di cronaca senza mai autocensurarsi.
A poco più di un anno dalla scomparsa, la Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, promuove la mostra Letizia Battaglia Senza fine alle Terme di Caracalla. 92 scatti in bianco e nero, alcuni inediti, che testimoniano la passione instancabile della fotografa e il suo amore per la verità, per la giustizia e per la vita.









La mostra, aperta fino al 5 novembre 2023, è curata da Paolo Falcone ed è organizzata da Electa in collaborazione con l'Archivio Letizia Battaglia e la Fondazione Falcone per le Arti.
Per l’occasione, sono stati riaperti al pubblico per la prima volta due ambienti delle Terme di Caracalla, che ampliano il percorso di visita. La prima sala, nella quale è allestita la mostra, costituisce uno dei vestiboli di ingresso alla palestra occidentale, mentre la seconda era una aula moderatamente riscaldata con una grande vasca.
Qui per maggiori info e costi.
Consigli non richiesti
In questa sezione vi consiglio qualche articolo, libro, film o contenuti in cui mi sono imbattuto nelle ultime due settimane che - secondo me - vale la pena leggere o approfondire.
È da poco stato pubblicato il libro della sociologa Francesca Coin sulle Grandi dimissioni. Una lettura fondamentale per capire meglio questo fenomeno. Ne ho accennato in questo post su Generazione Yolo.
“Non rinunciate all’amore” dice Arthur C. Brooks sull’Atlantic (tradotto da Internazionale).
Il 15 giugno esce nelle sale il nuovo film di Erik Gandini, After Work, che riflette sul senso del lavoro e che immagina un futuro… Senza lavoro. BadTaste ha intervistato il regista.
Per oggi è tutto.
👋🏻 Ci sentiamo fra due venerdì.
Buon fine settimana, buon mese del Pride (festeggiate e siate sempre orgogliosx di voi stessx) e, come sempre… Buon riposo!